Rebeccu

L’ospitalità è lo strumento per valorizzare i Beni ambientali e per connettere il viaggiatore con i beni della tradizione culturale materiale e immateriale. La nostra esperienza con Rebeccu ha inizio nel 2021, con la prima edizione di MusaMadre Festival, che ci vede attivamente partecipi nell’ organizzazione e a supporto della progettazione artistica e direttamente responsabili nella gestione della logistica e delle unità abitative del borgo durante le residenze artistiche. È anche grazie a questa esperienza diretta che abbiamo maturato la consapevolezza di come l’ospitalità sotto forma di residenza artistico/creativa, possa avere un ruolo fondamentale per la valorizzazione del territorio. Questo effetto è evidenziato anche dall’esperienza di “Ischeliu”, la residenza di scrittura che, in quanto dedicata agli emigrati e ai sardo-discendenti residenti in tutto il mondo, fa leva sulla forte necessità di riconnessione con le proprie origini.

Rebeccu è per il Comune di Bonorva e per la Sardegna un’importante risorsa, il cui potenziale deve essere sviluppato con responsabilità preservando la natura e l’assetto culturale del luogo e del territorio, non cadendo nella tentazione della “turistificazione”. Una forma originale di ospitalità diffusa dove alla proposta culturale si abbina la multidisciplinarietà dei linguaggi artistici, delle “comunità resilienti” e della la cultura locale, caratterizzata dalla vocazione agro-pastorale e artigianale, quale strumento indispensabile per mantenere inalterato il metabolismo del territorio.


SISTEMA ORGANIZZATIVO

Il principale obiettivo del progetto è quello di connettere il viaggiatore con la tradizione culturale materiale e immateriale della Sardegna ed in particolare del Meilogu. Questo significa che i mezzi per attrarre gli ospiti sono già a nostra disposizione, il mezzo principale è il borgo stesso con la sua storia e la sua peculiarità, il suo territorio ricco di beni archeologici e ambientali, la sua gente. Questo mezzo non è sufficiente a garantire un’ottima capacità di fruizione: è necessaria, infatti, una strategia mirata ed una modalità organizzativa.

Professionalità, qualità e quantità dei servizi, conoscenza del territorio sono elementi alla base del successo del progetto. I fruitori del borgo rientreranno prevalentemente in un target particolarmente motivato (studiosi, artisti, professionisti e intellettuali) di viaggiatori interessati a vivere esperienze immersive nella natura negli usi e nelle tradizioni del territorio. Siamo convinti che il successo del progetto parta dall’incontro tra il visitatore e chi questo territorio lo abita quotidianamente. La modalità organizzativa si fonda nella mediazione capace di diventare fonte di ispirazione, sinergia che nutrirà ricerca e creatività e arricchimento condiviso. 

Questa mediazione passa anche attraverso l’offerta di un ambiente sano protetto, confortevole ma al contempo essenziale. Non parliamo quindi di sfarzi e orpelli, ma di un’offerta in grado di rispondere, nell’apparente minimalismo, alle esigenze di massimo comfort per il fruitore.

Il progetto vedrà consolidare l’offerta e i servizi attraverso le varie fasi di avvio e sviluppo.

Un processo che prevediamo si svolga nel primo triennio di attività quale tempo congruo per passare al consolidamento. Abbiamo immaginato un nuovo modello di impresa culturale capace di creare circoli virtuosi ed economie sostenibili atte a valorizzare il patrimonio culturale storico e contemporaneo della Sardegna. Durante la prima fase del progetto si prevede una promozione mirata al viaggiatore stanziale e non solo al turista di passaggio. Verranno create occasioni di residenza e di abitazione temporanea dedicata a ricercatori, studiosi, o artisti che necessitino di un periodo di ritiro creativo. Queste occasioni di residenza partono dalle risorse stesse del territorio ed in particolar modo dal patrimonio storico e archeologico, o da altre proposte mirate come per esempio seminari universitari legati all’architettura, all’ambiente e all’ecosostenibilità, laboratori condotti da artisti di chiara fama, ritiri creativi legati a scrittura, musica, teatro, fotografia, tessitura, ceramica e all’artigianato in genere, o anche legati alla cultura agro-alimentare e del vivere sano, con l’obiettivo di favorire l’incontro con la catena del valore di beni, prodotti, e servizi del territorio, come per esempio classi specifiche sulla panificazione del Zichi o in generale classi di cucina. 

Rebeccu ricopre un ruolo importante nella Storia della Sardegna. Il fatto che non sia abitato da qualche decennio non lo rende abbandonato. Rebeccu ha una sua forza che va non solo considerata, ma rispettata e preservata. La nostra estrema attenzione è rivolta a non perdere, ma anzi far emergere ancora meglio questa sua forza, che non è altro che l’anima del territorio e del suo popolo. Per questo motivo intendiamo collaborare, sin dalla fase di avvio del progetto, con residenti giovani o meno giovani, costituiti o costituendi in associazioni o altre forme societarie. Attraverso un periodo di formazione mirata intendiamo favorire particolarmente tra i giovani la nascita di professionalità che diventino via via responsabili della tutela e della promozione del territorio oltre che partner affiliati nella gestione del progetto.

L’agorà, la piazza, è il fulcro della vita di una comunità. Rebeccu offre una grande possibilità: nella Piazza Santa Giulia si affacciano, oltre la Chiesa consacrata, la relativa canonica e l’ostello. È proprio da questi luoghi che partirà lo sviluppo del nostro progetto.

L’ostello con i suoi servizi può permettere sin da subito un’ospitalità a basso costo per i viaggiatori estemporanei e l’alloggio di piccoli gruppi laboratoriali, di artisti residenti offrendo una soluzione con modello B&B. Verrà arricchito inizialmente di alcuni servizi essenziali di cui al momento è carente e che sono funzionali e utili per la comodità degli ospiti: una lavanderia e un adeguamento della cucina con piccoli e grandi elettrodomestici che la rendano attrezzata anche per progetti mirati a favorire l’incontro con la catena del valore di beni e prodotti del territorio come seminari culinari sulle tradizioni agro-alimentari e sulla vocazione agro-pastorale della regione.

La canonica si presta alla creazione di diversi spazi ad uso comune fruibili non solo dagli ospiti di Rebeccu ma da tutta la comunità limitrofa. Tra questi spazi immaginiamo:

  • uno studio d’arte / galleria (modulare per arti multidisciplinari o per classi di studio)

  • uno spazio coworking attrezzato con connessione internet e servizi d’ufficio (stampanti, scanner ecc)

  • un bookshop / infopoint che ospiterà iniziative culturali e letterarie, presentazioni e incontri con gli autori, piccoli spettacoli dal vivo e che offrirà servizi per la promozione del territorio come itinerari personalizzati per passeggiate ed escursioni grazie alla collaborazione con guide autorizzate esperte, agenzie di viaggio, e tour operator.

  • un orto sociale con annesso spazio compost per il riciclo e lo smaltimento dell’umido.

In particolare per avviare l’orto sociale pensiamo si possa instaurare una collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore “Enrico Fermi” di Bonorva. L’idea nasce infatti con l’obiettivo coinvolgere anche i giovani bonorvesi nella creazione di uno strumento comune per la valorizzazione e salvaguardia dei prodotti del territorio con tecniche biologiche innovative e ad alta sostenibilità e per una sensibilizzazione all’educazione ambientale e al reciclo. 

I servizi sono mezzi di attrazione per gli ospiti, e al contempo rientrano in una filosofia dell’abitare che è anche etica e sostenibile e che si rivolge ad utenze particolari in grado di sviluppare sinergie per la crescita futura del progetto.

La sostenibilità ambientale di Rebeccu diventerà sin da subito un case study per due Istituzioni internazionali a New York e a Barcellona che coinvolgerà architetti, urbanisti, scenziati.

Il New York Institute of Technology, ha già dato la sua adesione per iniziare un percorso con sessioni di lavoro in remoto nei primi mesi dell’anno e con un workshop che si terrà in loco nella tarda primavera del 2025 per completarne la fase di progettazione. L’obiettivo posto è quello di ottenere il massimo rendimento dal borgo con soluzioni architettoniche che forniscano infrastrutture indispensabili per l’ospitalità e per le attività artistiche, rispettando le regole del piano urbanistico, del Piano Particolareggiato e naturalmente dell’ambiente. Il risultato si dovrà ottenere con l’esclusivo l’utilizzo di materie prime e di risorse naturali del territorio stesso. 

Con l’istituzione culturale Platsforma Vertices, fondata a Barcellona, l’idea è quella di coinvolgere Rebeccu in una serie di progetti internazionali di residenza rivolti alla conservazione e il restauro ambientale attraverso l'arte e la scienza. 

Con la calendarizzazione delle attività di residenza cresceranno anche i servizi e le opportunità che il progetto potrà offrire. L’obiettivo è quello di sopperire privatamente, almeno temporaneamente, ad alcune criticità come per esempio la mancanza di servizi di trasporto pubblico che colleghino Rebeccu al territorio circostante già dal primo anno.

Questi primi mezzi andranno a completare quelle che sono già oggi le caratteristiche di attrazione di Rebeccu, rendendo il paese fruibile per tutti e appetibile per artisti e creativi che già trovano nella quiete dei luoghi la giusta dimensione per studiare o creare.

Man mano che procedono i lavori di avvio e che le attività di canonica e ostello saranno calendarizzate, inizieremo ad occuparci degli altri immobili, che necessitano di una manutenzione più profonda. Dei nove immobili a disposizione, cinque verranno ottimizzate quali unità abitative e quattro saranno invece adibite ad unità commerciali/pop-up store/studi d’artista/gallerie il cui allestimento sarà sviluppato da collaborazioni con professionisti (designer e architetti) e con il coinvolgimento di artigiani e imprese locali per i manufatti e i complementi di arredo necessari.

Il risultato di questo adeguamento strutturale riteniamo darà a Rebeccu una riconoscibilità estetica e architettonica, un mezzo che rappresenterà una elevata attrazione per gli ospiti e che porterà grande prestigio al territorio e al Comune di Bonorva da cui auspichiamo la totale complicità per garantire altresì il decoro dell’intero villaggio e delle aree pubbliche, anche trovando le soluzioni più congeniali per la pulizia delle strade e dei sentieri, per la raccolta dei rifiuti, per la tutela della quiete pubblica e per tutto ciò che possa garantire la salvaguardia di un luogo incontaminato e storicamente rilevante.

Al termine delle fasi di avviamento e sviluppo Rebeccu ospiterà un progetto ricettivo ibrido turistico/culturale innovativo e umanistico suddiviso in sei macro-segmenti individuati per consentire la fruizione di esperienze immersive, wellness (yoga, pratiche olistiche), sportive (biking, hiking, multi adventure trip), culturali (archeologia, architettura, scienza), artistiche e dedicate alla promozione del territorio. Questi sei macro-segmenti sono: 

  • il viaggio esperienziale individuale o di gruppo, con un’offerta che spazia dal low budget (ostello) al lusso (albergo diffuso) e aperto ai viaggiatori che desiderano vivere un'esperienza immersiva nel territorio per conoscerne usi, costumi, risorse archeologiche e naturali, percorsi trekking, cibo, arti e mestieri

  • la residenza artistica multidisciplinare (rivolta a gruppi di lavoro e strutturata attraverso laboratori, seminari, workshop, incontri o panel, e nuove produzioni artistiche collettive)

  • il ritiro individuale per artisti o studiosi (per esempio professori universitari nel corso del loro anno sabbatico) con servizi mirati al benessere e a favorire la creatività;

  • la sede di eventi pubblici (per esempio: festival, incontri letterari, piccole fiere – anche in periodi connessi con festività e ricorrenze - dell’artigianato o della produzione agro-alimentare e pastorale)

  • la sede di eventi privati (per esempio: matrimoni, battesimi, sfilate di alta moda)

  • il campo base per i set cinematografici (con servizi mirati a ricoprire tutte le necessità di location scouting e organizzazione generale per la troupe cinematografica).

Il progetto potrà dirsi consolidato quando le attività copriranno almeno undici mensilità l’anno.

ESPERIENZA MATURATA

La 369gradi, ha maturato proprio a Rebeccu numerose esperienze in ambito di residenza artistica multidisciplinare. La società si occupa attivamente della logistica del Festival MusaMadre dal 2021 e della residenza dedicata ai sardi emigrati o discendenti “Ischeliu” dal 2022. Inoltre, nel 2021 ha curato la produzione esecutiva del set cinematografico del film “Argia” di Antonio Marras e del campus di formazione cinematografica “Titoli di Coda”. 

Tra Sardegna e New York, la 369gradi, si è occupata del progetto AMINA>ANIMA (Soul), che ha previsto tra il 2018 e il 2021 diverse residenze dedicate alla produzione di progetti di artisti sardi emigrati e azioni mirate su buyers stranieri dedicate alla promozione della Sardegna attraverso le arti contemporanee. Il progetto, vincitore del bando POR FESR “IdentityLAB_2” della Regione Sardegna, ha riscosso un grande successo e ha iniziato un dialogo molto importante tra la 369gradi e partner Statunitensi che ad oggi vede rapporti consolidati e partnership per la promozione turistico/culturale della Sardegna: DisterraUS (Circolo Sardi negli USA), New York Istituite of Technology, Istituto Italiano di Cultura a New York, New York University, City University – Graduate Center, e Il Comites New York 

che rappresenta i connazionali di NY, NJ, CT e Bermuda nei rapporti con Ambasciate e Consolati e rappresentano la Comunità italiana e Italo-Americana promuovendone gli interessi, mobilità e memoria storica della immigrazione italiana. È proprio grazie ai Comites che la 369gradi ha iniziato nel 2022 un interessante monitoraggio sui progetti dedicati a emigrati o discendenti che desiderano riconnettersi con la propria terra d’origine incontrando le linee guida del progetto promosso dal Ministero degli Esteri intitolato al“Turismo delle Radici” nella cui filosofia si inserisce Rebeccu con il progetto “Ischeliu”.

La 369gradi, quale produzione artistica di teatro, arti performative e produzione esecutiva e organizzazione di festival e progetti culturali, si occupa di logistica e tour management attivamente da oltre di 20 anni, lavorando fianco a fianco con agenzie di viaggi, strutture di ospitalità, ristoratori e fornitori di catering, autonoleggi e fornitori di servizi di transferts, designer, architetti e tutte le professionalità coinvolte nella logistica e nell’ospitalità di un tour, di un evento più o meno grande o di altre attività connesse. 

Altra consolidata esperienza maturata dalla 369gradi e fondamentale per l’esecuzione del servizio in appalto è la capacità di pianificazione e gestione di progetti oggetto di bandi pubblici e privati. Alla società sono stati assegnati nell’ultimo decennio bandi pubblici e progetti speciali anche in ambito Europeo ed Internazionale. Inoltre sin dalla sua costituzione la 369gradi collabora attivamente con Enti Pubblici e Privati, Enti Locali, Associazioni di Enti Locali, e la sua attività artistica e produttiva è riconosciuta dal Ministero della Cultura.

L’esperienza maturata e gli studi effettuati per portare a compimento i progetti passati ed in essere sono assolutamente congrui con la creazione di una attività ricettiva che voglia coniugare turismo sostenibile, residenze culturali e attività artistiche multidisciplinari.