Un week-end ricco di emozioni

Non ci saranno i fuochi d’artificio a Rebeccu per la chiusura del Festival MusaMadre, ma i cuori scoppiano di emozioni e illuminano questi ultimi tre giorni di in un crescendo di partecipazione.

Un pieno di bellezza e di arti, generate dalla Natura imponente, dalla Storia e dai Paesaggi di questa Terra che non finirò mai di dire è magica, perché capace di guarire l’anima, di consegnare al viso il sorriso, di farci tornare in qualche modo figli.

Vi racconteremo, in un altra pagina di questo diario di bordo, e con l’aiuto di tutti i partecipanti al Campus, cosa effettivamente sia successo questi giorni, perchè c’è veramente tanto da raccontare. Vi dirò solo che quello che è successo nel concreto è che veramente l’Antico Borgo di Rebeccu è diventato ciò che era nel mio desiderio di Direzione Artistica: una comunità pulsante, un gruppo non solo di lavoro ma, soprattutto, di condivisione. Le Storie, singolari, plurali, che sono il centro su cui si basa tutto il Campus, il volerle esprimere per immagini, si sono fuse con l’ambiente e hanno fatto diventare Rebeccu un set a cielo aperto senza soluzione di continuità temporale.

Gli incontri giornalieri con i professionisti del cinema, e con gli artisti del progetto, che sono continuati oltre l’orario predestinato e sono diventati chiacchierate sotto le stelle, accompagnati da un calice di buon vino, da risate, da racconti e aneddoti, sono nutrimento, vita, ritorno al quotidiano ideale. In questi giorni abbiamo raccolto e messo insieme i nostri sentimenti, le visioni di un futuro possibile, il desiderio di tornare a condividere con e senza strumenti che medino queste condivisioni.

Tutto è stato magico in questi giorni, anche i temporali che finivano poco prima che iniziasse il concerto Soul of Objects di Adele Madau, che ha suonato protetta dalla magnificenza del Nuraghe di Santu Antine a Torralba, ma è stato magico l’incontro con Omar che ha reso questa permanenza una gioia per tutti con la sua cura per il cibo buono e genuino, e sono state magiche le cure dei nostri tecnici, di Silke Spiga a cui erano affidati i dettagli organizzativi, agli Amministratori che ci hanno dato accoglienza e totale fiducia.

Ora arrivano piano piano tutti gli artisti di questo week-end che si prevede carico di phatos. Le giornate di oggi e domani hanno un programma coinvolgente. Artisti straordinari e progetti singolari che si connettono armonicamente con il territorio e con il tempo che stiamo vivendo.

Pensate che Frankenstein fu scritto da Mary Shelley durante un anno che fu definito "l'anno senza estate", il 1816 in seguito alla "eruzione globale" del Tambora, vulcano indonesiano, del 1815, che produsse conseguenti climatiche disastrose. Mary Shelley si chiuse in una sorta di rifugio sul lago di Ginevra e diede inizio alla scrittura del suo capolavoro. Non vi ricorda qualcosa questo racconto? E purtroppo non tutti voi potrete assistere allo spettacolo stasera, perchè il luogo che ospita questo reading, della sublime Cristina Donadio accompagnata da Loris De Luna e Chiarastella Sorrentino e dalle musiche di Adele Madau, è proprio un Vulcano spento…

Poco prima, proprio mentre scrivo queste righe, Federica Seddaiu, attrice romana di origini sarde che ha lasciato qualche anno fa la Capitale per vivere a Thiesi, a pochi chilometri da Rebeccu, ci porta dentro la storia di “Anna Cappelli” di Annibale Ruccello.

La giornata di oggi chiuderà con la proiezione della pellicola vincitrice degli Oscar: Nomadland, della regista Chloe Zaho, un film che tutti dovremmo vedere.

Domani un gran finale, dedicato a Grazia Deledda, ad Eleonora Duse e al Cinema che è anche Teatro che può essere anche Cinema… come questo Festival ha voluto dimostrare sin dai suoi intenti.

a domani….

Valeria


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