Ultimo giorno…

Per chi lavora nelle arti, per chi lavora su scadenze predefinite una cosa è certa. C’è sempre una data di scadenza. In realtà le date di scadenza sono tante, a volte anche scadenze complicatissime - l’organizzazione e la progettazione sono ruote di ingranaggi molto delicati, non sempre scontati - ma la vera deadline è sempre e solo una: l’ultimo giorno di lavoro, quel momento in cui puoi finalmente tirare il fiato, quel momento in cui puoi guardarti indietro e velocemente mettere insieme elementi positivi e perfettibili con la speranza che ti si possa presentare davanti una nuova possibilità.

Uno dei miei motti è sempre stato “sbagliamo sempre meglio”, non è originale ma racchiude nel suo significato il darsi delle possibilità che nella vita poi scopri che devono sempre essere contemplate.

Questo viaggio insieme per “ri-abitare” o come abbiamo coniato con Tamara Bartolini di “AbitaRebeccu” è stato avventuroso e pieno di bellissime sorprese. Il senso profondo di comunità che abbiamo voluto seminare all’inizio del nostro percorso ha germogliato, questa terra ha “generato” qualcosa di nuovo e di potente.

Aspetto a fare i ringraziamenti, aspettiamo ancora un attimo a trasmettere i titoli di coda di questo Festival, non è arrivato ancora il tempo di tirare le somme. La giornata di oggi è iniziata presto ma finirà molto tardi e ci riserva ancora tanti incontri e tante riflessioni.

Oggi il Borgo Antico di Rebeccu accoglie gli ultimi ospiti: Fiorenza Menni, Cosimo Terlizzi, Luca Maria Baldini, incontreranno alle 18,30 il pubblico per una chiacchierata dei nostri “I Giornalieri”, poi il documentario “Grazia Deledda la Rivoluzionaria”, poi il cineconcerto “Non troverete nulla di me in questo film” e poi…. festeggeremo, con chi sarà presente a Rebeccu, vedendo i 17 progetti realizzati durante il campus, e sicuramente continuando a celebrare questo posto magico, con i nostri tecnici, lo staff, i ragazzi, il pubblico, il mitico Omar e tutto lo staff del punto ristoro, e con chi ci vorrà bene… guardando le stelle e sperando di tornare.

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Ischèliu. Il “richiamo”

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Un week-end ricco di emozioni