È on line la call per la residenza Ischeliu’23. Scrivere un diario delle radici attraverso tutti i linguaggi possibili

Tra qualche mese inizierà la seconda edizione di Ischeliu. Ancora una volta a Rebeccu, in Sardegna, verranno richiamati i partecipanti di questa residenza dedicata a emigrati o sardo-discendenti di tutto il mondo che desiderano scrivere il loro “diario delle radici”. Un diario non convenzionale ma scritto attraverso i tanti linguaggi delle arti.

Lo scorso anno grazie alla collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission abbiamo prodotto un cortometraggio, un lavoro che riassume la ricerca fatta durante la settimana di residenza dai dieci partecipanti guidati dalla tutor Francesca Lixi e la collaborazione di Francesco Pupillo. Ma l’incontro con i tanti artisti presenti durante la residenza e il festival ha dato modo di utilizzare anche altri mezzi di scrittura.

La musica, grazie alla guida di Luciano Chessa e Daniela Cattivelli, ha caratterizzato il percorso alla ricerca della sonorità delle pietre e dei riverberi, nelle vallate, nelle Domus de Janas, nei costoni rocciosi che guardano il Borgo.

Il video, la musica, la scrittura cinematografica, la fotografia, il teatro. La condivisione di spazi e ragionamenti con gli artisti presenti durante la residenza è stato un grande stimolo per non fermarsi ad un’unica visione, ma allargare l’orizzonte il più possibile.

Anche la radio è stato uno strumento fondamentale per il nostro racconto. Negli audio-ritratti realizzati da Maria Genovese per il suo Radioframmenti, in pochi minuti conosciamo gli ospiti della residenza attraverso le loro stesse parole. Un progetto nel progetto che come matrioska si apre per mostrare nuove infinite possibilità.

Siamo pronti a ricominciare, siete pronti a partecipare?

Leggi la call di Ischeliu 2023 qui!

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