La Leggenda di Rebeccu - laboratorio per ragazzi condotto da Roberto Abbiati

Bonorva - dal 2 al 5 agosto

Un laboratorio che è l’incontro di una giovane comunità che abita un paese e un territorio ricco di natura e di energia.

Il laboratorio di Roberto Abbiati è rivolto a 12 giovani (dai 12 anni in su).

La partecipazione è gratuita

I candidati devono essere 12+

Candidatura entro il 28 luglio 2022

 
 
 
 

Negli incontri quotidiani di 3 ore al giorno, ragazze e saranno incoraggiati dal lavoro di Roberto Abbiati ad esprimersi:  “io so fare il teatro e il teatro è un buon strumento per esprimersi, si può scrivere, si può cantare, si può recitare e si può anche stare muti”.

Un laboratorio dedicato alla creazione di comunità e di bellezza, dove le storie sono racconto, palestra, esercizio, costruzione, ispirazione.

“Esploreremo luoghi della fantasia o dei ricordi, percorreremo le narrazioni leggendarie del territorio, portandole alla vita attraverso l’antica ed immortale arte del teatro, solo per il gusto di esplorare la magia della recitazione, per esprimerci con la leggerezza e la libertà che sono proprie del teatro.

Mi piacerebbe che in un clima cordiale si scrivano storie, ma non garantisco nessun risultato, non uno spettacolo teatrale a tutti i costi, non una performance, non un prodotto finito. Non bisogna metter ansia ai ragazzi su un prodotto finale.

Vorrei che chi viene abbia fiducia in me e negli altri partecipanti poi vediamo cosa succede… Quando succede qualcosa io so come afferrarlo e come valorizzarlo”


Roberto Abbiati

Nasce a Seregno il 25 Settembre 1958, in via Umberto I. Debutta all’età di 5 anni nel “Bertoldo a corte” per la regia di Suor Ambrogina. Lavora per il Teatro alla Scala in qualità di mimo nell’opera “The Flood” di Igor’ Fëdorovič Stravinskij con la regia di Peter Ustinov, nel frattempo impara a suonare la cornamusa.

Fonda con Bano Ferrari e Carlo Pastori il teatro d’Artificio, e gira con loro a far spettacoli.  Sono 2 gli spettacoli con la regia di Bolek Polivka,  pur non parlando una parola di ceco, partecipa al programma televisivo “Manèz” come ospite di Bolek Polivka. Diventa amico di Bolek Polivka. Fa un spettacolo dal titolo “Riccardo l’Infermo, il mio regno per un pappagallo” che  ha debuttato nel 2001 al festival di Sucre in Bolivia, organizzato dal Teatro de los Andes. 

Trova una storia straordinaria come quella della prima giraffa di Francia, e ne fa uno spettacolo, Il viaggio di Girafe che porta tutt’ora in giro in Italia e all’estero (Parigi, Marsiglia, Tolone, Edimburgo e al Dublin Theater Festival, Malta, Danimarca) con una piccola tenda e un paio di amici che sono anche bravi attori Alessandro Calabrese e Luca Salata.

“Pasticceri, io e mio fratello Roberto” con Leonardo Captano debutta al festival Inequilibrio di Castiglioncello fa un sacco di repliche in un sacco di festival ed è molto recensito.

Roberto Abbiati ha fatto anche un film che si chiama “La giusta distanza” di Carlo Mazzacurati. Dalla passione per “Moby Dick” nasce lo spettacolo veramente originale, non per altro, ma semplicemente perché dura 15 minuti ed è per 15 spettatori, dal titolo “Una tazza di mare in tempesta.” (Alla Biennale internationale des arts de la marionnette, Paris).

Dall’attenta osservazione dello spettacolo nasce invece un libro “Un tentativo di balena” edito da Adelphi e l’attento osservatore è lo scrittore Matteo Codignola, Abbiati invece fa le illustrazioni che sono sparpagliate nel libro.

Con Mazzacurati fa altri due film, “La passione” e “La sedia della felicità”. Con Sergio Rubini protagonista del corto “La tela”. Con Marco Paolini suona anche il banjo e i cucchiai in “Uomini e cani”. Nel “Giardino dei ciliegi di Cechov” per la regia di Valter Malosti interpreta il divertente Simeonov-Piščik. È tv su Rai 3 nel programma di Edoardo Camurri, Provincia Capitale e su Rai 2 Viaggio nell’Italia del giro. Roberto Abbiati è sostanzialmente un cuoco che suona la cornamusa.

 

Roberto Abbiati