Andando/Restando

1 agosto ore 20,30

performance site-specific per due corpi e voce sola su disegni di ANTONIO MARRAS

con Francesco Napoli, Giuseppe Sartori

e con la partecipazione di Maurizio Rippa

Produzione 369gradi - Presentata in anteprima durante la XVII Giornata del Contemporaneo presso Istituto Italiano di Cultura di New York il 6 dicembre 2021

 
 
 
 

Un percorso che è anche l’impossibilità di dare risposte precise ad un problema

che si trova di fronte a due soluzioni, che per quanto opposte sembrano entrambe valide: radici e irrequietezza, attaccamento e necessità di allontanarsi. Sardo, Italiano, Europeo, Africano, Latino, Asiatico e cittadino del Mondo. Luce e ombra. Ordine e disordine. Corpo e spirito.

Tre canzoni accompagnano il faticoso viaggio dei due migranti. Sono coperti da pesanti giacche di pelle che vestono ma non riscaldano, sono carichi di valigie legate con stoffa bianca

strappata e annodata ma sono vuote. I legacci sono lenzuola, sono teli da cucina, sono parte del corredo di casa, materiale semplice ma prezioso. Unica dote di povere donne. E vanno gli uomini, attraverso l’Oceano, tra vicissitudine e prove di coraggio e di tenacia.

Trascinano funi ancorate a terra, tentano di strappare quelle radici che tanto male fanno e tanto forti sono. Si attorcigliano, si legano, si intrecciano, si rincorrono, si fanno spazio tra i grovigli della vita, del fato. Ma sono destinati a soffrire, “meschini, costretti a vivere in terre straniere”.

Si spogliano arrivati a destinazione, liberandosi di tutti i loro averi. Si spogliano per rinascere, per diventare altro.

L’ultimo atto è “L’addio”. Addio da dove? Per dove?

Il sogno di andare restando.


Antonio Marras

Dal 1987, quando disegna la sua prima collezione, e sin dalle prime esperienze nella moda, Marras si distingue per le sue sperimentazioni, le commistioni con l’arte, con la musica, con la danza, con il teatro, con il cinema.

Insignito di numerosi premi Marras è un artista poliedrico che progetta, installa, inventa, produce instancabilmente.

Nel 2003 viene nominato direttore artistico di Kenzo.

Nel 2006 la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino ospita la mostra fotografica Antonio Marras. Dieci anni dopo: lo stilista è il primo fashion designer a essere ospitato all’interno della prestigiosa Fondazione di Arte Contemporanea.

Nel 2009 è al Salone del Mobile, nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia, nel 2012 inaugura il concept store Nonostante Marras a Milano.

Del 2016 è la sua antologica alla Triennale di Milano Nulla dies sine linea. La sua ribellione contro gli estremismi e la “purezza” è un tratto distintivo della sua ricerca che spazia dalla moda, all’arte, al teatro, all’architettura e al design.

Nel 2019 inizia la collaborazione con Valeria Orani che produce il suo primo lavoro teatrale “Mio cuore io sto soffrendo, cosa posso fare per te” un’opera site specific” che molto acclamata in Italia e all’estero.